Lettori del DHG blog, oggi con Alexander McQueen inauguriamo una nuova categoria del nostro blog: DHG imperdibili. Abbiamo sempre tantissime cose da dirvi e, per rendervi la vita più facile e farvi andare spediti nella ricerca degli argomenti che più v’interessano, abbiamo deciso di aprire questo nuovo spazio virtuale.
Qui troverete tutte le mostre, eventi, festival, uscite cinematografiche, libri, album musicali, spettacoli teatrali che secondo noi sono irrinunciabili! Insomma tutto quello che a DHG piace (o piacerebbe fare) nel tempo libero, tutto quello che c’incuriosisce! Battezziamo questo spazio con un’indiscussa icona della moda.>
Alexander McQueen è stato uno stilista britannico. Eccentrico e con una visione folle della moda. Con lui l’aggettivo ‘geniale’ non è sprecato. Nato e cresciuto in una zona popolare di Londra, lascia la scuola a 16 anni per andare a lavorare in una sartoria specializzata in abiti da uomo su misura ed è qui che scopre la sua vocazione: disegnare abiti. Inizia la sua gavetta in laboratori di moda e di lì a pochi anni crea costumi teatrali, lavora per Romeo Gigli a Milano, diventa direttore creativo per Givenchy, si laurea in Fashion Design nella prestigiosa Saint Martin’s School of Art di Londra, apre la sua casa di moda e fa incetta di premi e riconoscimenti tra i quali il Fashion Designer Awards nel 2003. Una carriera stellare che corre alla velocità della luce.
Alexander McQueen era un uomo colto e il suo stile riflette moltissimo le sue conoscenze in campo teatrale e artistico. Tra le sue fonti d’ispirazione il Gotico, il periodo Rinascimentale e quello Vittoriano. Ammirava Marina Abramovic, Isabella Blow ed Elsa Schiaparelli. Era amico di Lady Gaga e con lei ha collaborato in moltissime occasioni, era la sua musa perfetta. Le sue sfilate di alta moda erano a volte dei pugni allo stomaco e strizzavano l’occhio alle messe in scena teatrali Seicentesche, ricche di colpi di scena e costumi esageratamente carichi di dettagli, ma di una bellezza ammaliante. Non era un tipo che voleva piacere a tutti i costi, i suoi abiti erano amplificatori di messaggi non sempre gioiosi ma assolutamente condivisibili nella loro umana fragilità e, secondo me, è stata anche questa la sua forza magnetica. Ha scelto per una sua sfilata una modella con le gambe amputate, ha vestito LadyGaga con abiti che l’hanno trasformata in un’aliena e ha messo in testa alle donne nidi di uccelli con tanto di uova. I suoi fashion show aprivano dei dibattiti interiori. Alexander McQueen ci manca, il mondo dell’alta moda ha perso un grande protagonista, ma per fortuna tutti i suoi abiti, opere sono rimasti a ricordarci quanto fosse talentuoso e quanto osare, scardinare le regole possa essere divertente e pedagocico.
La mostra di Alexander McQueen ‘Savag Beauty’ è ospitata al Victoria and Albert Museum di Londra fino al 02 agosto. Io farò di tutto per visitarla, e voi?
Ciao, alla prossima!
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